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Visualizzazione dei post con l'etichetta ITALICI NEL MONDO

ITALIANI, ITALICI ED EUCOMENISMO ITALICO - di Carlo Barbieri

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ITALIANI/ITALICI  Questo binomio di termini che, come già abbondantemente illustrato, non rappresentano assolutamente dei sinonimi, deve essere considerato un positivo, prolifico, continuo e  costante interscambio di esperienze e di culture. Lo scopo del movimento "italico" non si limita ad elencare e valorizzare quanto gli italiani hanno potuto dare (e continuano a offrire) al mondo, ma anche e soprattutto quanto gli italici hanno dato e possono ancora dare all'Italia e agli italiani. Si tratta di tentare di impostare una relazione bi-univoca, di creare le condizioni affinché dal binomio possa  progressivamente costruirsi una relazione a somma positiva per tutte la parti coinvolte, vale a dire una situazione duratura e virtuosa in quanto basata sul concetto tipicamente anglosassone del "win/win". Non si tratta, quindi, soltanto di favorire un dialogo tra soggetti differenti che condividono però valori comuni o di auspicare, attraverso anche un processo ...

ARRIVARE A BERLINO E VIVERCI - di Umberto Laurenti

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Viterbo  – Nei giorni scorsi abbiamo tutti festeggiato o comunque ricordato i trenta anni dalla caduta del Muro di Berlino, quella giornata del 9 novembre 1989 che cambiò la vita dei berlinesi ma anche dell’Europa intera, e abbiamo letto tanti articoli e visto tanti documentari su un episodio che ha cambiato la storia. Ora che lo “sciame celebrativo” si è esaurito, con questo mio scritto voglio offrire un ricordo da viterbese che ha frequentato quella città simbolo e vissuto quegli anni da spettatore privilegiato. Per chi come me è nato pochi anni dopo la seconda guerra mondiale l’argomento Germania non era usuale: forse inconsciamente si voleva rimuovere l’alleato scomodo e ingombrante che aveva trascinato l’Italia in una avventura finita molto male. Nella mia famiglia poi pesava anche il ricordo del periodo finale della guerra, quando i tedeschi avevano occupato Carbognano e le case dei miei nonni e dei miei prozii erano state requisite ed adibite a mense per gli uf...