NOTIZIE CHE AIUTANO A PENSARE ITALICO - di Carlo Barbieri


1. TECNOLOGIA/CULTURA

Già in altre occasioni    ho    cercato di evidenziare come la cultura "italica" possa costituire un potenziale valore aggiunto alla tecnologia. Ho parlato ad esempio di "umanizzazione" del virtuale come obiettivo che gli italici potrebbero contribuire a raggiungere.
Riporto qui di seguito un fatto accadutomi l'altro giorno. 
Avendo da tempo prenotato una cabina su di un ferry che il 4/7 mi porterà da Bari ad Igoumenitsa, il 1/7 (primo giorno delle nuove regole UE per i viaggi nei paesi Schengen) mi è pervenuta una mail dalla compagnia navale che mi pregava di compilare un formulario per potere facilitare le misure di accesso sul territorio greco.
Non appena inviato tale formulario mi giunge di ritorno il seguente messaggio.
Inizio messaggio

Dear Mr. CARLO BARBIERI,
Thank you for completing the Passenger Locator Form before your trip to Greece. We appreciate your cooperation in this extraordinary circumstance. We are making every effort to accommodate your stay in Greece and keep you safe.
Beginning July 1, 2020, the Greek government has determined how the country will welcome travellers, carry out the necessary diagnostic screening, and keep everyone safe throughout the season.
We will shortly be in touch again with more details with regards to your submitted PLF document.
In the meantime, you can continue planning your trip to Greece and we are looking forward to welcome you here. The Greek summer is a state of mind.
Stay safe, stay healthy, and enjoy Greece.

Fine messaggio 
Quanto accadutomi mi ha suggerito alcune semplici riflessioni.
La prima osservazione deriva dalla constatazione che, attraverso un'adeguata organizzazione, si possono sfruttare appieno e a proprio vantaggio le potenzialità della tecnologia costruendo un database flessibile alle diverse finalità ad esso connesse.
La seconda che la burocrazia può essere resa meno invasiva se accompagnata da una spiegazione di lettura semplice e gradevole.
Infine, al di là del significato profondo che la frase sottolineata esprime (The Greek summer is a state of mind), il rimando ad un video che esalta le bellezze di tutto il territorio greco è un significativo esempio di messaggio unitario del Paese verso l'esterno. 
Queste riflessioni desidero ricollegarle ai valori "italici" (a loro volta, tipici "state of mind") che dovrebbero contribuire a tendere alla semplificazione e alla comprensione universale dei concetti, così come alla condivisione delle culture pur nelle loro diversità.
In questo contesto, il recente messaggio promozionale della Calabria è stata purtroppo un grave passo indietro rispetto al percorso "italico" da noi auspicato. Pertanto un invito alla Calabria (facente parte della indimenticata Magna Grecia) e al nostro Paese e alle sue istituzioni (vedi ENIT) ad ispirarsi, nella campagna turistico-culturale, anche degli apporti provenienti da una civiltà che ci ha preceduto e a cui noi "italici" tanto dobbiamo. 

2. CREATIVITÀ / IMMAGINAZIONE

Nei vari documenti predisposti per il ripresa del Paese, il concetto del rilancio dell'immagine dell'Italia all'estero attraverso una campagna innovativa, originale viene spesso sottolineato. Al riguardo segnalo due notizie che ritengo possano essere in qualche modo collegate a questo esercizio che il Governo e le Istituzioni si prefiggono di parlare avanti.
2.A) Giro d'Italia 
Per promuovere il prossimo Giro d'Italia, rimandato ad ottobre per via del Covid 19, sono stati realizzati alcuni spot diffusi in rete con la partecipazione del tre volte campione del mondo di ciclismo slovacco Peter Sagan. Questo grande atleta si rivela essere anche un pregevole attore divertendosi ,facendo ad esempio il critico d'arte durante un visita guidata nel museo della Galleria di Brera, o prestandosi ad interpretare, in una simpatica parodia, un cuoco italiano che si "ribella" alla "ignoranza" culinaria di certi turisti stranieri che mettono il formaggio sulla pasta al tonno o chiedono il cappuccino a metà pasto.
Oltre al successo che stanno riscontrando in rete questi spot pubblicitari, appare doveroso ricordare che si tratta della prima partecipazione dell'atleta slovacco al Giro d'Italia. Forse rinuncerà così a partecipare ad una serie di prestigiose (e ben remunerate) "classiche" ciclistiche del Nord Europa che si venivano così a sovrapporre con il rivoluzionato calendario delle gare. Una scelta significativa che valorizza un evento sportivo internazionale, ma anche un importante veicolo promozionale a livello turistico-culturale per il nostro Paese ora rinverdito da questi spot particolarmente originali.
2.B) Milton Glaser
Uno dei più importanti "creativi" e guru della comunicazione visiva del Novecento è deceduto nel giorno (26 giugno) del suo 91esimo compleanno nella "sua" NY per la quale creò il logo simbolo della Grande Mela. Logo realizzato a suo tempo (1976) per rilanciare l'immagine di una New York in degrado e difficoltà e che sposa sintesi e grafica in un connubio perfetto così come dimostrato dalla diffusione immediata e dal consenso universale che ebbe "I NY". Un messaggio che potrebbe definirsi antesignano dei messaggini whatsup. 
Un indiretto contributo di Glaser (attraverso parole come Innovazione / Sorpresa-Stupore / Semplicità / Futuro / Giovani)  per un "messaggio" nuovo ed inclusivo (capace di superare differenze, razze, culture, religioni lingue) e che potrebbe tornare estremamente utile al rilancio di un Italia rinnovata con le sue tradizioni e le sue realtà ma proiettata verso il domani.
Uno dei più importanti graphic designer del 21 esimo secolo con il cuore (appunto, è proprio il caso di dirlo !), la mente e l'ispirazione spesso rivolta verso l'Italia. La sua passione per il Rinascimento (vedi ad es una serie di acquarelli realizzati negli anni Novanta per il cinquecentenario della morte di Piero della Francesca), la sua ammirazione per Giorgio Morandi che conobbe e frequentó nel 1951, avendo vinto una borsa di studio per l'Accademia di Belle Arti di Bologna che frequentò con passione e le sue collaborazioni con le più importanti aziende italiane (in particolare la Olivetti per la quale realizzò anche il famoso manifesto per la mitica "Valentine"). 

3. INTERNAZIONALIZZAZIONE "Italica" 

La recente acquisizione da parte della multinazionale bolognese di cancelli Faac di un ramo d'azienda della svedese Assa Abloy per quasi € 100 milioni (interamente autofinanziati) potrebbe rientrare in un "normale" processo di internazionalizzazione di un gruppo italiano di successo. Il fatto "particolare" é rappresentato dalla proprietà dell'azienda che nel 2012 è stata acquisita dall'Archidiocesi per un lascito ereditario voluto dall'imprenditore Michelangelo Manini. Da allora il gruppo controllato al 100% dalla Curia attraverso un Trust ha registrato risultati significativi in termini di crescita (raddoppio tra 2012 ed oggi del fatturato da 300 a 600 milioni e dei dipendenti da 1.500 a 3.300 di cui 500 in Italia) devolvendo gran parte degli utili conseguiti in opere di bene (€10 milioni nel 2019). 
Un modello del tutto originale che viene studiato come "case study" in molte Business Schools italiane ed estere. Un modello che, forse, potrebbe rientrare anche in un approfondimento "italico"  dell'applicazione dei criteri ESG e di un modello economico diverso in un Paese, quale il nostro, in cui l'importanza del ruolo dei "corpi intermedi" nella vita sociale e economica risulta essere rilevante è assolutamente originale rispetto anche ad altri paesi europei. 

4. MUSICA

Ancora vivi nella memoria collettiva a livello mondiale i canti e la musica dai balconi nella primissima fase del lockdown imposto nel nostro Paese. Varie interpretazioni sono state date per questo fenomeno che comunque assegna alla musica e al canto un posto particolare nella nostra cultura. Posto che, seppure unanimemente riconosciuto anche all'estero, non corrisponde al peso economico assegnato al settore musicale italiano la cui industria vale 277 milioni di $ in un mercato mondiale di 19,7 miliardi di $. Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno queste due cifre danno un'idea del potenziale di crescita per l'Italia purché si riesca a ridurre (anche in questo caso) il divario tra percezione culturale e valore economico. 
Di qui l'importanza di un accordo recentemente stipulato tra il più noto gruppo discografico indipendente italiano (Sugar) e la più grande major mondiale del settore: la statunitense Universal Music Group (UMG). Questo accordo consentirà di ampliare il bacino di utenza e di facilitare l'accesso agli amanti della musica italiana nel mondo, attraverso la potenza distributiva del colosso americano, sfruttando non solo la rete commerciale tradizionale ma soprattutto quella tecnologica del digitale (tramite le varie piattaforme quali YouTube, Spotify, AppleMusic, Amazon etc). 
Un accordo che amplia quello già esistente tra le due case discografiche incentrato essenzialmente sul fenomeno musicale impersonato da Andrea Boccelli (l'evento in life streaming al Duomo di Milano ha registrato oltre 45 milioni di visualizzazioni). S’intende, infatti, oltre a valorizzare altri cantanti italiani all'estero promuovere il repertorio e le colonne sonore di nostri artisti per un utilizzo anche nel settore cinematografico e dell'audiovisivo. 
In altre parole, con questo accordo mi pare si voglia cercare di sviluppare, attraverso alleanze e un solido piano strategico condiviso, un fenomeno che già spontaneamente si era iniziato a registrare negli ultimi tempi (vedi i commenti sulla colonna sonora dell'ultimo premio Oscar "Parasite" di Bong Joong Ho - febbraio 2019). Un fenomeno che, così come in altri settori (vedi ad esempio il numero crescente di studenti che studiano la nostra lingua essenzialmente per puro piacere di conoscerla) testimoniano come la "Italicità" sia un valore culturale probabilmente sottovalutato nelle sue svariate sfaccettature ivi compresa quella di carattere economico. 

5. CAPITALE UMANO

Nel mondo sono oltre 5,3 milioni gli “studenti internazionali”, vale  dire giovani che lasciano il proprio Paese per andare a studiare o specializzarsi presso un’università straniera (di questi 3,7 milioni circa si trovano in paesi OCSE).
La pandemia e le chiusure più o meno pesanti alla circolazione dei beni e delle persone hanno avuto un pesante impatto sulla catena globale del valore, facendo emergere delle prime reazioni volte a ridimensionare modelli di globalizzazione troppo spinti. Queste limitazioni di movimento hanno peraltro provocato delle pesanti ripercussioni in quelle catene non meno rilevanti e definite (vedi Marco Valerio Lo Prete “Capitale umano: vincerà chi lo coltiva” in L’Economia inserto del Corriere della Sera del 29 giugno 2020) “catene globali del valore intellettuale”.
La formazione terziaria è diventata non solo per alcuni paesi (specialmente per i paesi anglo-sassoni) una voce importante dell’export di servizi ma rappresenta per tutti e per la crescente importanza attribuita al capitale umano un settore strategico sul quale la competizione si va facendo sempre più accesa.
Una gara internazionale per garantirsi non solo il reperimento, ma anche un flusso costante (e possibilmente crescente) di una risorsa scarsa quale la “materia grigia” proveniente da  giacimenti di capitale umano ubicati al difuori dei propri confini. Questa competizione si sviluppa in contemporanea su vari livelli temporali: nel breve termine per garantire una presenza quanti/qualitativa adeguata di studenti con culture differenti negli atenei e centri di ricerca domestici; nel medio periodo per stimolare l’innovazione e sostenere la competitività del sistema di formazione, di ricerca ed economico del Paese, più a lungo per rafforzare legami culturali e politici tra Paesi differenti e, nel contempo, ridurre almeno in parte le conseguenze derivanti dal problema demografico che affligge molti paesi industrializzati .
Questa competizione per l’approvvigionamento di “cervelli” sarà pesantemente influenzata dagli effetti diretti/indiretti del Covid 19 tanto che, ad esempio, si calcola che negli USA si registrerà (anche per le attuali tensioni con la Cina, paese dal quale provenivano fino al 2019 circa 350.000 studenti l’anno) un calo di immatricolazioni nel 2020-2021 dell’ordine del 25-30%. Percentuali similari se non peggiori per il Regno Unito che deve aggiungere, oltre al Covid 19, anche gli effetti del Post-Brexit.
In Europa continentale i paesi più attivi in questa gara sono Francia, Germania e, più recentemente l’Olanda. L’ Italia con i suoi quasi 84.000 studenti stranieri iscritti nel 2017/18 appare essere (salvo che in comparti molto specifici e purtroppo solitamente non di settore scientifici) complessivamente molto indietro. Occorrerà investire molto e in diversi campi (ivi compresa con una adeguata comunicazione sfruttando tutti i canali di informazione) affinchè si possa aspirare a mantenere ed incrementare questo livello di presenza di culture diverse nei nostri atenei e nei nostri centri di ricerca.
Un campo, quello della formazione e delle ricerca, dove gli “italici” hanno e possono avere un ruolo molto importante. 

6. EMIGRATI ITALIANI 

A) Diari 
Da una fruttuosa collaborazione tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve di Santo Stefano (Arezzo) si è sviluppata un’nteressante iniziativa di ricerca, confluita nella in una collana editoriale "Gli italiani all'estero. I diari raccontano". Un lavoro che, riportando brani di esperienze vissute da italiani all'estero, si è poi ampliato con una seconda collana di volumi intitolata "Italiani d'Europa" suddivisi per paesi (RU, Germania e Belgio) o  aree geografiche ("Italiani dell'Est") contenenti testimonianze attraverso raccolte di lettere e diari. 
Un esercizio che, oltre al valore storico-sociale, unisce elementi di riflessione, non solo sul contributo italiano allo sviluppo di moltissimi paesi del mondo, ma testimonia come i flussi migratori siano flussi bi-dimensionali e come aree di emigrazione possano diventare luoghi di immigrazione (e viceversa) testimoniando il valore dell'osmosi culturale e la ricchezza dell'ibridazione tra popoli e civiltà.
B) Premio Felder
Nel 2020 è stato avviato un progetto della Fondazione Bracco in collaborazione con il Politecnico di Milano e la Fondazione dello stesso Politecnico che stanzia un milione di € per selezionare profili di ricercatori/ricercatrici italiani altamente qualificati e attualmente all'estero per farli concorrere in Italia ad un incarico di natura coordinata e continuativa. Un esempio per facilitare il rientro dei nostri "cervelli in movimento" nel mondo (Ernst Felder fu a capo della ricerca del Gruppo Bracco). 

C) Lead the Future 

Si tratta di una no- profit fondata da tre ex studenti del liceo scientifico di Imola.  Attraverso una piattaforma si mettono in contatto "mentee" (cioè giovani ragazzi italiani che vogliono avviare un percorso di studi o professionale all'estero in ambito scientifico e tecnologico) e "mentor" (persone che già lavorano in posti prestigiosi all'estero e che sono disponibili ad assistere e fornire consigli suggerimenti utili per trovare opportunità fuori Italia). Un "give back" vale a dire un passaggio o osmosi di conoscenze per consentire di allargare gli orizzonti, valorizzare l'innovazione italiana cercando non solo di aiutare i giovani. Fare studi ed esperienze all'estero ma anche ricollegare queste esperienze con realtà e poli di eccellenza in Italia. Un esempio da seguire con attenzione per gli sviluppi del Progetto italico anche per individuare il modo di utilizzare questa rete di relazioni anche per attrarre studenti /ricercatori stranieri in Italia (vedi punto 5 precedente).
D) premio Frescobaldi 
Questo premio (così tante 
altri programmi o altre iniziative pubbliche o private) è destinato ai "cervelli in fuga al contrario" chi ha rinunciato alla carriera internazionale per ripartire con un nuovo percorso dall'Italia. 
Un valore culturale probabilmente sottovalutato nelle sue svariate sfaccettature ivi compresa quella di carattere economico. 

7. VARIE 

Demografia

Tra le 15.00 di venerdì 26 Giugno e le 15.00 di sabato 27 Giugno all'ospedale di Cremona sono nati 15 bambini ! Una notizia "bomba" che, in tempi passati, avrebbe fatto esclamare alle nostre nonne: a Cremona fanno pochi bambini !

Food
Fallimento del gigante della ristorazione USA  "Pizza Hut" (da 60 anni sul mercato e 18.000 ristoranti fast food aperti in 100 paesi). Un'opportunità per creare una catena "italica" e riappropriarsi dell'oggetto "pizza" facendola finalmente ritornare ... "Italiana" ?!!!!

"Emigrati italici"

Dal 1 luglio 2020 Luca de Meo assume formalmente il ruolo di DG di Renault. Un compito di grande responsabilità in un periodo estremamente delicato non solo per la Renault (anche per le vicissitudini non ancora risolte con il partner Nissan) ma soprattutto per la crisi dell'intero comparto automobilistico mondiale per via delle conseguenze del Covid 19.


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